Dalla storia nasce il MadrukTrail che toccherà nel suo percorso tutti i punti che la storia di Santa Augusta e del suo dispotico padre ci ha tramandato.
Tutto ha inizio agli albori del V secolo, con l’invasione dei territori delle Venezie da parte dei visigoti venuti dalla Germania sotto il comando del re Alderico, il quale, per garantirsi il controllo sulle terre della marca, pose dei capi in sua rappresentanza sparsi per i nuovi domini. Tra questi nobili generali c’era anche Matrucco, insediato dal re in un forte sul monte Mercatone situato nell’attuale località di Serravalle. In breve tempo Matrucco impose la sua personalità arida e dispotica, con particolare avversione verso i credenti cristiani. Passarono alcuni anni e Matrucco estese ulteriormente il suo potere, conquistando ulteriori territori verso il Friuli ed autoproclamandosi così re assoluto ed indiscusso di quelle terre.
Nel frattempo il novello sovrano prese moglie, la quale non tardò a rimanere incinta di un erede. La gravidanza non fu semplice fin dall’inizio, causando alla regina dolori e sintomi terribili che la costrinsero a trasferirsi a Piai, nella località di Fregona, presso un palazzo di un amico intimo di Matrucco, dove la donna avrebbe potuto riposare tra i migliori agi e le cure mediche. Nonostante questo, la situazione non migliorò e la sovrana morì di parto dopo aver dato alla luce una splendida bambina che Matrucco decise di chiamare Augusta in segno di buon augurio per la sua vita e per il regno.
Malgrado l’ateismo del padre e la totale repulsione per la religione cristiana, Augusta venne battezzata in segreto da un prete eremita con la speranza che lo Spirito Santo potesse infonderle la capacità di dissipare i miti pagani e di assecondare, anche verso il padre, il libero culto della fede cristiana. E così fu, la bimba crebbe nella fede e nell’insegnamento del Vangelo, della preghiera e dell’aiuto verso il prossimo.
Le premure di Augusta erano rivolte principalmente a tutti i sudditi cristiani del piccolo regno, che il padre faceva torturare nel tentativo di sradicare completamente il credo religioso tra la gente dei suoi domini. Quando Matrucco venne a conoscenza della devozione della figlia per la fede cristiana, la fece rinchiudere nelle prigioni sperando che la punizione fosse sufficiente a farla rinsavire, ma non fu così. Augusta continuò a prodigarsi verso i poveri e i bisognosi, ma soprattutto continuò imperterrita a difendere il suo credo. Così Matrucco cominciò a farla torturare periodicamente facendole strappare i denti e picchiandola, ma ancora non fu sufficiente a smuovere la ragazza. Così il crudele sovrano si vide costretto ad ucciderla, ma nemmeno questo diede alcun risultato. Augusta infatti sopravvisse miracolosamente dopo essere stata buttata giù dal monte Matrone legata ad una ruota chiodata, così come ad un rogo. Allora il padre non ebbe altra scelta che farle tagliare la testa. Da quel momento e dopo questi eventi straordinari, iniziò il culto di Augusta, che venne martirizzata e proclamata Santa nel 1754 da Papa Benedetto XIV.
Oggi Santa Augusta è, insieme a San Tiziano, la patrona di Vittorio Veneto; nel luogo in cui venne uccisa, il Monte Matrone, sorge un santuario dedicato a lei, nel quale sono custodite le sue reliquie, meta di pellegrinaggio di molti fedeli.